Bambolotto abbandonato
lungo il ciglio di una strada
senza margini nè colore
ti confondi con polvere e fango
riposi lì dove nessuno più ti riconosce
corpo inerme, pugni chiusi
braccia distese come ali di un gabbiano
che non potrà più volare
nessuna smorfia nè ferite.
Angelo violato, mutilato ucciso
dai tuoi stessi volti, dalla tua stessa carne
calpestato da anime perse
bulimiche di un potere armato
di odio e di dolore
dimenticato dagli occhi
di chi non vuole vedere
amato dal cuore
di chi ancora urla giustizia invano
e vorrebbe abbracciarti.
In un mondo al crepuscolo
le lacrime sciolgono grumi di sangue
e chiedono pietà per l’uomo senza più umanità.
2018