Sale in gola il respiro
Si fa sempre più corto
La signora sbianca in volto
Vestita di grigio e polvere
Scarpe consumate
Calze arrotolate
Sente i passi avvicinarsi
<<Prego biglietti per favore>>
<<Non c’è, non ce l’ho>>
Accenna con un filo di voce
<<Che facciamo deve scendere>>
Lei annuisce lentamente
Lo sguardo sulle scarpe impolverate
Sempre più pallida e invisibile
Il mondo le preme il petto
Mille occhi l’accusano
Corre il treno alla prossima fermata
Raccoglie i sacchi della sua vita
Lentamente scende dal treno
Sulla banchina, confusa e infreddolita
Si guarda intorno
I sacchi, tutto ciò che rimane di lei
Ancora stretti nella mano
Attende paziente il prossimo treno
La garanzia di un po’ di tepore
Fino alla prossima fermata.
mar.2017